mercoledì 29 gennaio 2020

LA TEOLOGIA DI UN FIOCCO DI NEVE


"La bellezza della creazione riflette la bellezza infinita di Dio" (Catechismo della Chiesa Cattolica, numero 341).  La parola “teologia” etimologicamente significa “discorso su Dio” e non sono solo i teologi a parlarci di Dio, ma l’intera creazione che , come dice il salmo, narra la sua gloria.  Nessuno avrà pensato che le nevicate, scarse questo inverno, ma abbondanti nelle stazioni sciistiche,  ci avrebbero voluto rivelare qualcosa di Dio. All’interno di un fiocco neve c’è un mistero che la scienza non è ancora riuscita a spiegare. Ogni fiocco di neve è costituito da piccoli cristalli di forma esagonale, simmetrica e bellissima, ma nessuno è simile all’altro.   In una nevicata, questi cristalli di acqua gelata sono innumerevoli come le stelle e gli astri dell’universo: miliardi di miliardi. Eppure ognuno è diverso dall’altro, non è possibile trovarne due uguali. E’ quasi incredibile per i nostri parametri, ma la cosa è assolutamente vera. La scienza di oggi non riesce a spiegarlo e ad inquadrarlo nelle conoscenze attuali.  Così un fiocco di neve ci rivela l’immensa bellezza di Dio e la fantasia gioiosa del creatore che continua a creare infinite nuove forme. Agli occhi del credente questa è ancora una volta la manifestazione di una creazione che continua ogni giorno: bambini che vengono alla vita l’uno sempre diverso dall’altro, fiori e animali sempre nuovi ed diversi e così come miliardi di cristalli meravigliosi, diversi e nuovi in qualche fiocco di neve.  Bellezza amorevole di Dio ovunque.  Dio, l’inconoscibile e l’ineffabile, cioè Colui di cui non siamo in grado di dire nulla, non è certo il vecchio rappresentato in certe pitture e sculture delle nostre chiese, anche se la Scrittura ci suggeriva saggiamente di non farci una immagine del Dio invisibile, ma è il Dio bellezza e amore che ci rivela il fiocco di neve.    Quel Dio che, dice il salmista, “chiama per nome tutte le stelle” e “ha tenerezza per tutte le creature”.  L’umile fiocco di neve ci ricorda che la natura è la prima e più grande rivelazione di Dio.  Leggiamo nel bellissimo salmo 18 (19)” I cieli narrano la gloria di Dio, l'opera delle sue mani annuncia il firmamento.......... Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio e ai confini del mondo il loro messaggio.”    Per vedere Dio  nel piccolo fiocco di neve, è però necessario avere gli occhi innocenti di un bambino, ce lo suggerisce il vangelo: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Mt 5,8).
  Enrico Pierosara

Nessun commento:

Posta un commento