sabato 15 febbraio 2020

OFFESE PUBBLICHE A CRISTO E ALLA VERGINE MARIA E CRISTIANI PERSEGUITATI


Natale 2019: un attacco concentrico da più parti del mondo a Cristo, alla sua divinità e alla fede cristiana. Molti laici cristiani si indignano, ma silenzio da gran parte della Chiesa ufficiale.  Offendere Cristo e la fede in Lui sta diventando “politically correct” in Occidente, insieme alle tante angherie e irrisioni verso quei cristiani che osano manifestare pubblicamente la loro fede e la loro adesione agli insegnamenti morali della Chiesa.
Tre esempi dello scorso mese: il lancio sulla piattaforma Netflix di un film su Gesù in versione gay “La prima tentazione di Cristo”, un manifesto osceno all’esterno del Museo d’arte contemporanea di Roma che mostra volgarmente un Gesù pedofilo e un video “natalizio” postato in Internet, edito dalle Poste norvegesi (Posten Norge), che mostra una Maria infedele a Giuseppe che concepirebbe Cristo con il “postino” che gli porta il messaggio del censimento di Augusto.   A questi esempi va aggiunto il manifesto blasfemo sulla Vergine Maria, con relativo party, dedicato alla 'Immacolata con(trac)cezione,' con l‘icona della Madonna attorniata da confezioni di preservativi, fatto editare da alcuni collettivi universitari di Bologna. 
Non si può più tacere.   Il silenzio quasi totale di vescovi e clero è assordante ovunque, in particolare in Italia.  Vescovi che si indignano e si stracciano le vesti con dichiarazioni, articoli, interviste, da Milano a Mazzara Del Vallo, per un politico che ha osato in un comizio tenere in mano un rosario e invocare la benedizione della Vergine Maria e non gridano invece, ad eccezione di qualche tenue disapprovazione e della curia arcivescovile di Bologna che ha biasimato (almeno!)  il manifesto sulla Vergine, per offese così gravi, concentriche e pubbliche a Cristo, alla sua Madre e a noi che crediamo in Lui.
Stessa disattenzione per le notizie  dei tantissimi cristiani uccisi e perseguitati in Asia e Africa, ma anche nei Paesi occidentali in cui manifestare la propria fede talvolta può essere oggetto di licenziamenti, messa alla pubblica gogna. La Chiesa in Cina assoggettata al governo costretta a vedere chiese distrutte, croci abbattute, proibizione di trasmettere la fede ai giovani che addirittura fino ai 18 anni non possono essere accolti nelle chiese.  Mai nella storia bimillenaria della cristianità ci sono stati tanti martiri per la fede in Cristo.  Chi si leva in loro difesa?.... qualche giornale che riporta di tanto in tanto notizie sporadiche e sommarie, quasi nient’altro,  la nostra Chiesa di occidente sembra abbia ben altro a cui pensare, problemi sociologici prima di tutto. Il sangue sparso per Cristo, le sofferenze di tanti fratelli e sorelle sembra non essere prioritario, è sufficiente qualche dichiarazione di circostanza di tanto in tanto.  A Natale, dopo l’ultima strage di cristiani in Nigeria, si è levata forte la voce del rabbino Di Segni che scriveva: “ La comunità ebraica non può rimanere indifferente davanti alle persecuzioni religiose che colpiscono oggi i cristiani in molte parti del mondo…….Si rimane perplessi dalla timidezza delle reazioni cristiane davanti all’entità degli orrori….”   Risuona oggi forte la voce del Cristo: “Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?» (Luca 18, 8)
                                                                                     Enrico Pierosara

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